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METODO DI MISURAZIONE DELLA MATURITA'
FENOLICA
Principio del metodo |
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Si tratta di estrarre rapidamente gli antociani
da una parte in condizioni soffici che simulino il processo di vinificazione,
dall'altra in condizioni estreme in modo da eliminare completamente le
barriere alla diffusione portando ad una estrazione
totale degli antociani. |
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Per avere una maggiore efficienza di estrazione
si opera una rottura completa degli acini e si lavora in ambiente acido:
l'ambiente acido permette di demolire le membrane proteofosfolipidiche,
rompendo i legami proteici, e di conseguenza di liberare completamente il contenuto
vacuolare. Per questo motivo una soluzione a pH = 1 assicura la completa
estrazione e solubilizzazione degli antociani. In una soluzione a pH = 3,2, d'altra parte, l'estrazione è presso che
confrontabile con quella di una vinificazione: se le membrane cellulari non
sono porose gli antociani diffondono poco, se
invece esse sono già parzialmente demolite dagli enzimi endogeni dell'uva,
gli antociani fuoriescono dal vacuolo e
l'estrazione tende ad essere simile a quella del caso precedente. La rottura
contemporanea dei vinaccioli induce l'estrazione parziale dei tannini che
sono importanti per definire le caratteristiche dell'uva. |
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Metodo operativo |
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Si prelevano gli acini (aliquote composte da
duecento acini), avendo cura di lasciare il pedicello, in modo da evitare la
fuoriuscita del succo dal punto di inserzione. |
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Una aliquota viene spappolata con un
frullatore e si ottiene una poltiglia da cui si prelevano due campioni da 50
g ciascuno: uno dei due campioni viene diluito con una soluzione di HCl a pH = 1, e l'altro con una
soluzione a pH = 3,2. Le due sospensioni così
ottenute vengono mantenute in agitazione per quattro
ore, dopo di che vengono filtrate. |
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Sul succo a pH
= 1 si fa la determinazione degli antociani (metodo
per decolorazione con SO2), su quello a pH = 3,2
viene eseguita sia la determinazione degli antociani
che la misura della densità ottica a 280 nm. |
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Parallelamente la seconda aliquota di acini
viene pesata e poi pressata manualmente; sul succo ottenuto e pesato viene
fatta la determinazione della densità, del contenuto zuccherino e
dell'acidità totale. |
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Interpretazione dei dati |
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A partire dalla suddette
misurazioni, si ottengono quattro parametri: |
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I suddetti parametri variano molto in funzione del vitigno, della
zona di produzione e del clima. |
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In certi vitigni tardivi possono essere di aiuto
alcune pratiche in grado di far aumentare il livello di maturazione delle uve
allo scopo di ottenere vini di migliore qualità, dotati di maggiore colore e
con una buona struttura tannica. Il diradamento dei grappoli e la sfogliatura
tardiva, per esempio, tendono a far aumentare l'estraibilità
degli antociani e a far diminuire il contenuto di
tannini nei vinaccioli. |
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La determinazione di questi parametri, nel periodo vicino alla
maturità tecnologica, permette di controllare la maturità fenolica per
individuare il la giusta data per la vendemmia e,
durante la raccolta, di definire le condizione delle uve avviate alla
vinificazione. Dalla qualità dell'uva al momento della vendemmia dipende,
infatti, la conduzione della macerazione durante la vinificazione in rosso:
modalità e dosaggio del solfitaggio prefermentativo, uso di enzimi,
periodicità ed intesità dei rimontaggi,
temperatura e durata della macerazione. |